BLOGDAL SENATO

RFI, REINTEGRARE PULITANO’

Il senatore del Pd, Ernesto Magorno, chiede il rapido reintegro del lavoratore Nino Pulitanò all’interno di Rfi/Trenitalia.
Attraverso un’interrogazione a risposta scritta, inoltrata ai ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali e delle Infrastrutture e dei Trasporti, il senatore calabrese del Pd porta nelle aule del Parlamento la vicenda del lavoratore di Reggio Calabria, licenziato dall’azienda per via delle sue denunce sulla presenza di eternit in un deposito ferroviario della città dello Stretto. Le denunce, però, si sono rivelate vere, dal momento che nei giorni scorsi si sono concluse le operazioni di bonifica dell’area.
Da qui l’intervento parlamentare di Magorno, che segue una lettera aperta inviata i vertici di Trenitalia anche dal sindaco Giuseppe Falcomatà. “Il dipendente delle ferrovie, dopo 43 anni di servizio, è stato licenziato per “giusta causa” – si legge nell’interrogazione – a seguito di denunce partite nel 2015 che chiedevano la rimozione di tonnellate di materiale nocivo presente negli impianti di manutenzione dei convogli ferroviari di Reggio Calabria; nel mese di marzo 2018, si sono conclusi i lavori di bonifica da parte di Rfi/Trenitalia a dimostrazione della veridicità degli esposti presentati da Pulitanò; risulta pertanto paradossale che a fronte di un processo di ripristino e messa in sicurezza ambientale, a pagare sia stato il lavoratore che ha denunciato le pericolose criticità degli impianti nell’interesse dei lavoratori e della città di Reggio Calabria”.
Il parlamentare del Pd chiede, infine, ai ministri competenti: “di sapere quali iniziative intenda assumere il Governo, anche in considerazione della presenza “pubblica” all’interno dell’assetto societario di Rfi/Trenitalia, al fine di porre fine al contenzioso giudiziario in corso e procedere al rapido reintegro sul posto di lavoro di Nino Pulitanò per il coraggio dimostrato e per aver contributo in maniera determinante alla bonifica di un sito pericoloso”.
TESTO INTERROGAZIONE

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA AI MINISTRI DEL LAVORO E DELLE INFRASTRUTTURE
PER CONOSCERE
PREMESSO CHE:

– Nel 2017 a seguito di una denuncia per presenza di eternit nel deposito di proprietà di Rfi/Trenitalia di via Mercalli in Reggio Calabria il dipendente Nino Pulitanò fu licenziato;
– Il dipendente delle Ferrovie dopo 43 anni di servizio è stato licenziato per “giusta causa” a seguito di denuncie partite nel 2015 che chiedevano la rimozione di tonnellate di materiale nocivo presente negli impianti di manutenzione dei convogli ferroviari di Reggio Calabria;
– nel mese di marzo 2018 si sono conclusi i lavori di bonifica da parte di Rfi/Trenitalia a dimostrazione della veridicità degli esposti presentati dal Pulitanò;
– risulta pertanto davvero paradossale che a fronte di un processo di ripristino e messa in sicurezza ambientale a pagare sia stato il lavoratore che ha denunciato le pericolose criticità degli impianti nell’interesse dei lavoratori e della città di Reggio Calabria;
– è in corso una vertenza per il reintegro del lavoratore;
– sulla vicenda è intervenuto a mezzo stampa anche il Sindaco della città di Reggio Calabria chiedendo giustizia per il lavoratore.

Si chiede di sapere quali iniziative intenda assumere il Governo anche in considerazione della presenza “pubblica” all’interno dell’assetto societario di Rfi/Trenitalia al fine di porre fine al contenzioso giudiziario e procedere al reintegro del Sig. Nino Pulitanò che va solo ringraziato per il coraggio dimostrato e per aver contribuito in maniera determinante alla bonifica di un sito pericoloso.

Sen. Magorno