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VIA ALMIRANTE E CHIUSURA PORTI. ORGOGLIOSI DI NON ESSERE COME IL M5S

Per tutti quelli che anche nelle ultime ore, si ostinano a credere che il Pd avrebbe potuto stringere un’alleanza di Governo con i 5stelle, per tutti quelli che guardano ai seguaci di Di Maio come possibili partner, ebbene trovo doveroso portare alla loro attenzione le ultime performance targate 5stelle. Due casi che testimoniano in maniera molto significativa la lontananza siderale di valori, principi e priorità tra noi e loro. Mi riferisco alla votazione dei consiglieri comunali dei 5stelle a Roma a favore della intitolazione di una strada ad Almirante, colui che è stato segretario di redazione del Manifesto a difesa della razza, figura centrale del regime fascista. Neanche Alemanno era arrivato a tanto. Ne’ vale la retromarcia tardiva della sindaca Raggi: il voto in aula resta, la macchia è ormai indelebile.  E ancora, in modo predatorio, è stato sospeso il bonus per i ragazzi finalizzato a spese culturali, introdotto nella passata legislatura per promuovere la diffusione della lettura e della fruizione culturale fra le giovani generazioni.
Per non parlare della decisione del ministro alle Infrastrutture Toninelli di chiudere i porti, un atto di barbarie di cui finanche si vanta.
Sulla base di cosa, dunque, avremmo dovuto dialogare con il movimento; quali i presupposti politici? Nessuno, proprio nessuno. Rivendichiamo con orgoglio la nostra diversità e decliniamola nel nostro agire.
Ernesto Magorno
Senatore Pd